In Italia e all’estero con 14 sedi, 5 marchi e 300 professionisti. Questi sono i numeri del gruppo urbani, che raggiunge ad oggi il 70% del mercato mondiale. L’headquarter internazionale si trova presso gli stabilimenti di Sant’Anatolia di Narco, in provincia di Perugia. Qui collaborano 150 addetti, che lavorano e conservano il tartufo esaltandone le caratteristiche naturali. Con il marchio Urbani Truffles il Gruppo si è diffuso anche all’estero, con sedi nelle principali città del mondo tra cui: New York, Miami, Chicago, Los Angeles, Las Vegas, San Francisco, Manila, Londra e Bangkok.

Nel 1852 Costantino Urbani ha un’idea: esportare i tartufi freschi in Francia. Il successo ottenuto lo convince presto ad allargarsi alla Germania, alla Svizzera e all’Italia. Seguendo le orme del nonno e del padre Carlo Urbani Senior porta avanti l’attività con l’aiuto insostituibile della moglie Olga Senior, diventando di fatto il pioniere della tartuficoltura in Italia. È grazie a loro che nasce l’azienda Urbani Tartufi, organizzata attorno alle preziose figure dei cavatori. Il merito di averla trasformata in una vera e propria industria meccanizzata e avanzata dal punto di vista tecnologico va invece ai figli Paolo e Bruno. Il primo è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro per aver creato una realtà economica diventata il fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo. Il secondo è ora alla guida del Gruppo e punto di riferimento per le nuove leve. Con l’attuale generazione Urbani, composta da Olga, Carlo e Giammarco, il focus si sposta sullo sviluppo di filiali estere e sulla nascita di iniziative come il Museo del Tartufo, l’Accademia del Tartufo, la Urbani Travel&Tours e l’apertura alla funghicoltura con Urbani Funghi. Il futuro è rappresentato dalla sesta generazione, di cui fanno parte i figli di Olga: Luca e Francesco.

www.urbanitartufi.it